Insofferenza di una porta

La porta del bagno, con i nervi a fior di pelle e con una voce stridula, stava lamentandosi con la sua dirimpettaia la “porta dello sgabuzzino”, poichè da quando era al servizio di quella casa non aveva un minuto di libertà e di pace. « E non mi trattano neppure bene » diceva con voce sempre più acuta « mi sbattono di qua e di la senza alcun riguardo. Quando hanno a che fare con me sembra facciano apposta, o mi guardano con lo sguardo ebete degli addormentati o mi guardano con l'occhio infuriato della fretta. E mi picchiamo anche, se non sono pronta ai loro comodi.» gridò in falsetto. La porta dello sgabuzzino che le era amica e che aveva compreso in pieno il suo dramma, le disse: « Ti capisco, amica mia, già conosco i tuoi crucci perchè ho sentito anche di notte i tuoi lamenti. Cara mia, se vai di questo passo ti beccherai un bell'esaurimento! Chiama il dottore e chiedi a lui un parere.» Fu così che venne il dottor Olio, noto psichiatra, che dopo un'accurata visita ad ogni più piccola parte, le consigliò alcune gocce di una portentosa medicina che avrebbe dovuto fare i miracoli. Fece davvero un gran bene quella medicina alla porta del bagno! Ne uscì ringiovanita, con una bella voce morbida e nuova forza per sopportare tutti gli abitanti di quella casa.