La ballerina di Samba
Un giorno la scopa, tutta presa dalla sua vanità, disse che lei era la migliore ballerina di samba del mondo. “La mia figura, così longilinea, è ammirata da tutti quando ballo” continuò pavoneggiandosi in lungo e in largo. Questo discorso così presuntuoso era rivolto al suo amico piumino e al suo grande nemico strofinaccio. Lo strofinaccio che mai aveva potuto soffrire la superba scopa rispose con la sua bella voce baritonale: “Tu la migliore ballerina di samba ? Ma se sei sempre lì rigida e impalata e quando ti muovi cadi! Anche ieri ti ho visto quando sei caduta sulla testa della padrona.” La scopa con la sua vocetta stridula e petulante, con vero astio, replicò: “Proprio tu mi critichi che sei il più goffo di tutti noi!
Quando ti muovi non hai nessuna grazia sembri un vecchio elefante. Anch’io ti ho visto ieri quando sei inciampato nel vaso dei pesci rossi.” Nel frattempo arrivò la padrona e prese il piumino che fino ad allora era stato tranquillo nel suo cantuccio. Il piumino, nelle mani della padrona, con la sua eleganza innata, si mise a ballare un valzer travolgente, ballo di altri tempi si sa, ma pur sempre un ballo da ammirare.
Lo strofinaccio, con vera ammirazione, guardava estatico la danza del piumino e di sottecchi seguiva i movimenti della scopa, la quale dal canto suo, verde d’invidia e tutta impettita si ritirò in un angolo a rimuginare.